DRE
“I profumi e il gusto penetrano in noi come l’aria che respiriamo, riempiono i nostri sensi e ci dominano, senza possibilità di opporci”
Farina madre è l’unica farina che profuma… di grano!
È realizzata con i vecchi metodi per dare più sapore al pane e ai dolci.
Questi gli elementi salienti: grano antico, germinazione, fermentazione di vegetali, fermentazione con batteri autoctoni, essiccazione.
Ne deriva un procedimento esclusivo che caratterizza la farina, conferendogli un profumo di grano e un gusto straordinario.
Questa specialità può essere utilizzata in piccole quantità per aromatizzare altre farine o impasti.
Questa farina di cereali racconta il segreto di un sapore antico e di un profumo di natura, tramandato di generazione in generazione, conservando uno stretto legame con la terra da cui ha origine.
STO
RIA
Un viaggio a ritroso nel tempo in una farina dell’Irpinia, per restituire profumo e sapore al futuro
“Negli anni, l’odore di mia madre e della mia terra si sono fusi in un unico abbraccio carico di rispetto e aspettativa che vado ricercando in ogni angolo della terra”
Sono nato in un contesto difficile e come tutte le cose che necessitano tempo, volontà e fatica per essere comprese, anche la mia terra mi ha saputo svelare meraviglie.
Per comprenderle appieno, ho avuto bisogno di un grande Maestro che m’insegnasse a guardare fuori e dentro di me con gli occhi del cuore.
È stato mio nonno, uomo rude e fedele a se stesso, che mi ha addestrato con severità e perseveranza alla bellezza e al valore, partendo dall’essenza della farina di risciola, una farina antica che ha scritto le radici della tradizione alimentare dell’Irpinia.
PRO
CEDI
MENTO
Quando una lavorazione lenta e primitiva dà vita alla perfezione
“La produzione lenta della farina di grani antichi è stata in grado di restituire, fedeli alla mia memoria, -l’addore e lu sapore-, il profumo e il sapore di alcuni tipi di pane e di dolci che si preparavano in famiglia”
Farina Madre nasce da un procedimento di lavorazione molto lento dell’antico grano, scandito dal ritmo di una tradizione che ho riscoperto grazie ad una curiosità innata per la natura e per la mia personale ricerca di un’età dell’oro che coincide con la mia fanciullezza, inesorabilmente legata ai sensi più antichi.
-L’addore e lu sapore- antico del grano, i racconti di fermentazioni aromatiche controllate ad arte, il tempo come ingrediente protagonista, le colline irpine che fanno da sfondo alla narrazione, parlano in modo schietto la lingua della mia terra di cui conservo i profumi e i sentori, e offrono al palato un viaggio virtuale nel cuore della tradizione.
TER
RITO
RIO
La Risciola, l’espressione di un mondo antico e naturale
“La mia mente è eternamente percorsa da li cunti del nonno, dalle sue lezioni contadine sulle proprietà di piante e degli alimenti”
Ho creato farina Madre come si crea un racconto che parte da un ricordo e si tramanda di generazione in generazione e ha per protagonisti le colline tra Molise, Campania e Basilicata, dove veniva coltivata l’antica varietà del grano Risciola già nel 1500, varietà che il tempo, la natura e la sensibilità di qualche raro contadino hanno celato, come il segreto più prezioso, preservandolo da un destino infausto, fatto di modificazioni genetiche o di oblio.
PRO
CEDI
MENTO
Quando una lavorazione lenta e primitiva dà vita alla perfezione
“La produzione lenta è stata in grado di restituire, fedeli alla mia memoria, -l’ùsimo e lu saporu-, il profumo e il sapore di alcuni tipi di pane e di dolci che si preparavano in famiglia”
Farina Madre nasce da un procedimento di lavorazione molto lento dell’antico grano, scandito dal ritmo di una tradizione che ho riscoperto grazie ad una curiosità innata per la natura e per la mia personale ricerca di un’età dell’oro che coincide con la mia fanciullezza, inesorabilmente legata ai sensi più antichi.
L’ùsimo e lu saporu antico del grano, i racconti di fermentazioni aromatiche controllate ad arte, il tempo come ingrediente protagonista, le colline irpine che fanno da sfondo alla narrazione, parlano in modo schietto la lingua della mia terra di cui conservo i profumi e i sentori, e offrono al palato un viaggio virtuale nel cuore della tradizione.